domenica 21 agosto 2011

Alda Merini

Ieri ho sofferto il dolore,
non sapevo che avesse una faccia sanguigna,
le labbra di metallo dure,
una mancanza netta d'orizzonti.
Il dolore è senza domani,
è un muso di cavallo che blocca
i garretti possenti,
ma ieri sono caduta in basso,
le mie labbra si sono chiuse
e lo spavento è entrato nel mio petto
con un sibilo fondo
e le fontane hanno cessato di fiorire,
la loro tenera acqua
era soltanto un mare di dolore
in cui naufragavo dormendo,
ma anche allora avevo paura
degli angeli eterni.
Ma se sono così dolci e costanti,
perchè l'immobilità mi fa terrore?

2 commenti:

  1. Sofferenza che va al di là delle parole ... non resta che aspettare che passi ... per fortuna poi passa, e ritorna la vita. Come per Alda Merini.

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  2. Sir Stephen....spesso cerco il "dolore" quello che mi fa sentire viva....anche se struggente, lacerante....

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