"O"
“Finalmente una donna che lo confessa! Cosa confessa? Quel che le donne non hanno mai ammesso, oggi più che mai. Quello che gli uomini hanno sempre rimproverato loro: che sono schiave dei loro istinti; che in loro tutto è sesso, anche lo spirito” (J.Paulhane).
Non sempre sono i grandi personaggi letterari a creare emuli nella vita reale, a far nascere mode o generare archetipi, a volte il merito di un autore è di aver colto un'idea, un personaggio che noi "crediamo esista" per dare corpo (seppur letterario) ad un idea, una pulsione, un bisogno che sappiamo essere sempre esistiti dentro di noi.
"O" è questo, la "manifestazione letteraria" dell' idea di sottomissione, di dedizione, di abbandono che alberga nei cuori di chi legge, un' idea che era senza un nome e che dopo Pauline Réage ne ha uno, un nome composto da una sola lettera......"O".....
"O".......l' annientamento della personalita', voluto e desiderato.........per essere semplicemente se stessa.....
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